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Animali pericolosi e dove trovarli

L'Australia è una terra conosciuta in tutto il mondo per la sua natura selvaggia, ma soprattutto per le sue specie insolite. Mammiferi, volatili, insetti, pesci: tra tutte queste numerose specie animali, alcune possono rivelarsi molto pericolose. Anche se gli attacchi possono essere rari, si consiglia di adottare delle misure preventive per evitare ogni rischio: rispettare gli animali, tenersi a debita distanza, sono i presupposti fondamentali per vivere un viaggio senza incidenti.


Iniziamo a conoscere “alcuni amici” più pericolosi, sicuramente da evitare..


La vedova nera

Malgrado la sua piccola taglia, che non supera il centimetro di lunghezza, la vedova nera dal dorso rosso è riconoscibile dalle macchie rosse presenti sull'addome. Preferisce sfortunatamente vivere in prossimità delle abitazioni. Il morso di questo ragno è molto doloroso. Quello delle femmine è pericoloso ma non mortale: il suo veleno provoca, tra i vari effetti, il vomito e può essere trattato grazie a un antidoto in commercio dal 1984. Dopo la sua scoperta, non è più stato registrato alcun decesso.


Il polpo dagli anelli blu

Anche se è magnifico con i suoi tentacoli blu ed è molto piccolo (non misura più di 12 centimetri) questo polpo rappresenta un vero pericolo per l'uomo a causa del suo veleno molto potente. Può paralizzare e uccidere un essere umano in pochi minuti: si dice che un solo tentacolo contenga abbastanza veleno da uccidere 26 persone all'istante. Il dato più preoccupante è che ad oggi non esiste alcun antidoto in grado di trattare il morso di questo animale. Fortunatamente, il polpo dagli anelli blu non è aggressivo e quindi solitamente non attacca senza motivo.


La medusa scatola

Questo esemplare vive principalmente nelle acque costiere del Nord dell'Australia: il suo nome deriva dalla forma peculiare della sua testa che ricorda una scatola. Incredibilmente potente, questa medusa è considerata tra le più mortali al mondo, il suo veleno contiene delle sostanze potenti che possono attaccare le cellule della pelle, il cuore e il sistema nervoso. Questo sistema è stato sviluppato per uccidere le prede all'istante. È dotata di 60 tentacoli che contengono a loro volta minuscole sacche di veleno. Per curiosità, gli attacchi della medusa scatola hanno causato più vittime dei morsi degli squali.


Abbandoniamo l’Australia per conoscere altri amici provenienti da altre parti del mondo, molto pericolosi che non vorremmo sicuramente mai incontrare:


La rana dorata, o rana freccia, è un piccolo anfibio colorato che vive nelle foreste pluviali presso la costa pacifica della Colombia. È considerata l’animale più tossico studiato, infatti bastano 2 microgrammi del suo veleno ad uccidere un uomo. Le ghiandole che secernono veleno sono collocate subito sotto la pelle dell’animale, pertanto un semplice tocco può causare problemi.


Spesso gli indigeni hanno usato la tossina della rana per cacciare, cospargendo le loro frecce di questa sostanza. Purtroppo la deforestazione ha reso messo a rischio questa specie, ma in alcune zone è ancora possibile incontrarne degli esemplari.


Lumaca di mare assassina

Il suo vero nome è "cono geografico" ed è un tipo di mollusco che si trova nelle acque calde dei Tropici. È riconoscibile perché possiede un guscio molto bello (e prezioso), di colore bianco e marrone. Si può trovare vicino alla riva, o a ridosso di coralli e formazioni rocciose. É raccomandabile stare alla larga da questo animale: possiede una proboscide estendibile con cui inietta un forte veleno alle sue prede.

Questo risulta essere molto complesso e al momento non esiste un antidoto. L’insieme di tossine impedisce alle cellule cerebrali di comunicare, causando paralisi immediata e successivamente la morte.


Il drago di Komodo è la più grande lucertola vivente ed è probabilmente tra i più veloci predatori rettili, riuscendo a percorrere più di 10 chilometri. Oggi a rischio di estinzione, si trova in alcune isole asiatiche, in particolare in Thailandia, pesa circa 130 chili e si camuffa con l'ambiente circostante, per cui è difficile scoprire quando sta per avvicinarsi.

Può uccidere una persona con un solo morso, perché i suoi caratteristici denti seghettati lacerano le carni mandando in circolo un mix letale di veleno e batteri, molto simile a quello dei serpenti, che provoca paralisi muscolare, shock e perdita di coscienza e iniettando nel sangue anche sostanze fluidificanti, che impediscono la coagulazione delle ferite della preda dissanguandola. Anche la sua saliva è piena di batteri, in grado di uccidere le vittime in meno di 24 ore.




Valentina dalla redazione di t3ADrIs




Fonti:


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