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Clamoroso al Cibali!

  • t3adris
  • 4 giu 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Il 1961 è stato un anno straordinario per la storia del calcio siciliano poiché ad esso si collega un evento imprevisto, incredibilmente positivo per il Calcio Catania. Il campionato di Serie A 1960-1961 non stava prendendo affatto una bella piega per la squadra degli etnei la quale, neopromossa in A, era la rivelazione del campionato.


Alla penultima di andata il Catania fu secondo a due punti dall’Inter che avrebbe poi dovuto affrontare a San Siro. Tuttavia, i rossoazzurri subirono cinque gol di cui quattro autoreti e ciò gli fece guadagnare il titolo di postelegrafonici. La sconfitta e lo scherno subiti dall’allenatore dell’Inter Helenio Herrera furono però una fonte di entusiasmo tanto che in seguito i catanesi sconfiggono anche il Milan 4-3.


L'Inter era demoralizzata da quello che riteneva un ingiusto annullamento della vittoria di aprile contro la Juventus, ma era altresì convinta di trovarsi davanti un avversario non ostile e senza ambizioni di classifica. Il 4/6/1961 si gioca la tanto attesa Catania-Inter la quale vedeva da un lato il Catania giocare prevalentemente in attacco e dall’altro un Inter sempre più in difesa finché Mario Castellazzi segnò al 25’: su un tiro dal centro dell'area respinto da Bengt Lindskog, l’ala sinistra rossoazzurra si avventò spostatasi nel frattempo a destra, e dopo aver stoppato di petto, tirò al volo e si infilò alle spalle di Da Pozzo con un tiro all'incrocio dei pali. Il secondo gol è al 70', quando su una ripartenza Salvador Calvanese s'invola solitario verso la porta e raggiunto da Facchetti viene steso assieme al portiere meneghino: il più veloce a rialzarsi è il giocatore del Catania il quale, recuperato il pallone segna a porta sguarnita. Ciò portò al risultato di 2-0.


A rendere memorabile nella storia questo giorno non fu però tanto solamente la partita (di per sé straordinaria) quanto il telecronista Sandro Ciotti che in maniera del tutto spontanea e piena di gioia affermò “Clamoroso al Cibali!”, frase ora celebre in contesti anche esterni allo sport. Il Catania è stato ed è un simbolo di orgoglio sportivo e ha avuto una squadra piena di giocatori davvero validi.


Pochi giorni fa si è verificato un episodio simile ma non sportivo che fa comunque sorridere, un “gioco di squadra vincente”: l’apertura (o presunta tale) della fermata metro Cibali (https://catania.liveuniversity.it/2021/05/24/metro-catania-stazione-cibali-apertura-giugno/ ) dopo anni di “next opening”, “Università all’insegna della sostenibilità”, ecc. Questo è davvero un caso “clamoroso al (quartiere) Cibali!” perché nonostante la lentezza burocratica, la pandemia e quant’altro, sembra ormai imminente l’operatività della metro, finalmente pronta ad accogliere i catanesi agevolando di molto anche gli spettatori dello stadio Angelo Massimino e gli studenti dei vicini istituti, diversabili e non solo.



Giuseppe Tomasello dalla redazione di t3ADrIs


Fonti:

 
 
 

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