Clubhouse: un nuovo modo di essere “social”
- t3adris
- 23 feb 2021
- Tempo di lettura: 3 min
La parola “Clubhouse” è ormai sulla bocca di tutti. È il nome della nuovissima piattaforma di social media che sta letteralmente impazzando. Vediamo insieme come funziona e perché si può definire rivoluzionaria.

Innanzitutto, per capire come funziona Clubhouse, bisogna allontanare dalla mente i social a cui siamo abituati, che sono basati abbondantemente sulle immagini e sui video. Clubhouse rappresenta un brusco cambio di rotta; stop a immagini perfette o a pose instagrammabili: questa nuova piattaforma si focalizza sulla voce e sul contenuto, su quello che si ha da dire. Si comunica con gli altri utenti attraverso una chat audio, o meglio su delle “stanze di conversazione”, molto simili alle video conferenze a cui tutti siamo abituati, solo che non c’è nulla da vedere, solo da ascoltare.
Sono già moltissimi i personaggi famosi presenti sulla piattaforma, i quali hanno invitato i loro fan a seguire i loro account Clubhouse e a partecipare a conversazioni insieme a loro. Si tratta di un’ottima opportunità per accorciare le distanze e dialogare sui temi più disparati con persone con le quali non sarebbe così facile e immediato parlare.
Clubhouse si configura come un social network ad invito: per potervi accedere, è necessario essere invitati altri utenti, ognuno dei quali può inviare al massimo due inviti. Per ora è disponibile solo per iOS, il sistema operativo Apple, ma dopo il boom degli iscritti all’app registrato lo scorso gennaio, è stato reso noto che sarà presto disponibile anche su dispositivi Android. Per ora su Android è disponibile un’app omonima, che non è però un social ma uno strumento di gestione dei progetti all’interno delle aziende: molti utenti ignari della differenza stanno però facendo confusione.
Clubhouse, fondata a marzo 2020 da Alpha Exploration Co. e creata da Paul Davison e Rohan Seth, è diventata popolare grazie all’imprenditore Elon Musk, il quale l’ha usata per intervistare Vlad Tenev, il CEO di Robinhood, l’app per piccoli investitori criticata per aver bloccato l’acquisto delle azioni GameStop dopo il boom di vendite registrato grazie a degli utenti di Reddit. Dopo di ciò, Clubhouse ha superato il numero, destinato a crescere vertiginosamente, di due milioni di utenti ed è valutata un miliardo di dollari.
Clubhouse, a metà tra una stazione radio, un podcast e un servizio di videoconferenze, sembra ribadire il principio enunciato dal visionario Bill Gates nel 1996: “Content is king” ossia “il contenuto è il re”. Nelle stanze dell’applicazione ciò che conta sono le idee, le informazioni da veicolare, dopo anni di primato dell’estetica e del “bello” da ricercare in ogni cosa, in ogni situazione da immortalare e postare magari usando filtri e modifiche per raggiungere i canoni di perfezione imposti dalle mode.

Ovviamente, accanto alle tante funzionalità offerte dalla piattaforma e all’entusiasmo ci sono molti dubbi e perplessità: Secondo lo Stanford Internet Observatory, la piattaforma ha vulnerabilità di sicurezza informatica e pecche sulla privacy. La maggior parte del flusso di dati si poggia su una società chiamata Agora, che ha sede a Shanghai. E, quindi, i dati potrebbero essere accessibili al governo cinese, che proprio la scorsa settimana ha vietato l'uso di Clubhouse ai propri cittadini, che avevano salutato l’avvento del nuovo social con euforia, vedendolo come uno spazio in cui potersi finalmente esprimere liberamente lontano dalle censure del regime. In ogni caso, per quanto riguarda i problemi derivanti dal trattamento dei dati, nei giorni scorsi si è mosso il Garante della privacy italiano.
Resta da capire quale sarà il futuro delle piattaforme esistenti come Facebook, Instagram e TikTok: coesisteranno pacificamente, verranno in qualche modo sopraffatte dalla nuova arrivata o si adatteranno ai nuovi trend da essa portati in campo?
Laura dalla redazione di t3ADrIs
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