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EARTH HOUR: L’ORA DELLA TERRA

Un’ora per la Terra, un’ora per ricordare all’umanità quanto sia importante salvaguardare il pianeta sul quale viviamo. L’Earth Hour è uno degli appuntamenti internazionali più sentiti in materia di sostenibilità, risparmio energetico e lotta ai cambiamenti climatici.

Cos’è l’Earth Hour, l’Ora della Terra?

L’Earth Hour è un’iniziativa solidale nata nel 2007 a Sidney: portata avanti e inaugurata dal WWF è oggi uno dei movimenti green più diffusi a livello globale. In questi ultimi anni, poi, complice la militanza ambientale di Greta Thumberg e il movimento Fridays for future, l’attenzione all’evento ha assunto nuove dimensioni.


L’Ora della Terra cade annualmente l‘ultimo sabato di marzo e invita cittadini, istituzioni, governi e aziende a spegnere simbolicamente le luci per un’ora, così da supportare la lotta ai cambiamenti climatici. Il messaggio è chiaro: l’umanità, se agisce spinta da un comune obiettivo, può fare la differenza e invertire la rotta di un destino che sembra segnato.

Ovviamente, anche quest’anno ritorna l’appuntamento con l’“Ora della Terra”, esattamente il 27 marzo.


La storia dell’Earth Hour è lunga e, dal 2007 a oggi, ha coinvolto sempre più paesi e comunità: partendo da Sidney, infatti, l’Ora della Terra è riuscita a raggiungere tutti gli angoli del pianeta. Spegnere le luci per un’ora significa creare consapevolezza e solidarietà, tanto che in questi anni sono stati molti i monumenti e i simboli nazionali che sono stati tenuti simbolicamente al buio: dal Colosseo alla Torre Eiffel, dal Cristo Redentore al ponte sul Bosforo, lo switch off diventa emblema di speranza e di lotta, soprattutto per le nuove generazioni.

A dimostrazione del successo riscontrato da quest’iniziativa, è sufficiente pensare che l’edizione del 2020 ha potuto contare sull’adesione di 190 Paesi (con oltre 2 milioni di monumenti ed edifici istituzionali e privati coinvolti), nonostante tutte le difficoltà causate dalle restrizioni dovute alla pandemia.


Finora sono stati circa 40 i comuni italiani che hanno risposto all’appello “Schieriamoci con la natura” lanciato dal WWF. In alcuni casi, la formula dello “spegnimento” sarà accompagnata anche da altre iniziative collaterali (compatibilmente con le limitazioni derivanti dalla pandemia). Inoltre, sarà possibile seguire l’evento anche sui Social Network attraverso gli hashtag correlati, tra cui: #EarthHour e #Connect2Earth.


Perché e come partecipare all’Earth Hour?

Partecipare all’Earth Hour è semplicissimo, anche per i singoli cittadini: è sufficiente stare al buio per un’ora (alle 20.30 di ciascun fuso orario) e riflettere su quanto i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale stiano minando la salute del pianeta, mettendo a repentaglio la vita sulla Terra.

I motivi per i quali prendere parte attivamente all’Ora della Terra sono molti e ogni anno si fanno più urgenti: le lancette del Doomsday Clock si avvicinano sempre più velocemente al punto di non ritorno, le api stanno scomparendo, la biodiversità è in pericolo e con lei la vita sulla Terra.

Accelerare la decarbonizzaione, passare più velocemente a fonti di energia rinnovabile, favorire la circular economy e una gestione più virtuosa dei rifiuti sono oggi le uniche strade percorribili per evitare la catastrofe ambientale che si paventa all’orizzonte.


Giuseppe Sottosanti dalla redazione di t3ADrIs


FONTI


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