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Ever Given: Titanic's remake?

Il canale di Suez è stato costruito nel 1869 ed è uno dei principali collegamenti tra Europa ed Asia, poiché connette il Mar Mediterraneo con il Mar Rosso tramite rotte marittime che permettono una circumnavigazione veloce dell’Africa. È lungo 190 km e largo 205 metri, con una profondità massima di 24 metri; consente il passaggio delle navi solo in una direzione per volta (da nord a sud o viceversa) tranne che in una parte: una corsia lunga 35 km inaugurata nel 2015, che consente il transito delle navi in entrambe le direzioni contemporaneamente.


Il 23/03/2021 la nave (lunga 400 metri e larga 59) portacontainer MsEver Given della compagnia Evergreen Marine Corp si è incagliata nel Canale di Suez e ha ostruito il passaggio di una delle rotte commerciali più trafficate al mondo con potenziali ripercussioni economiche enormi poiché ancora oggi garantisce circa il 10% del traffico mercantile mondiale ed è una delle fonti di entrate annuali principali per l’Egitto. Dopo numerosi tentativi falliti, l’imbarcazione è stata disincagliata lo scorso 29 marzo grazie anche a Crusoe e Oakley, due adorabili bassotti; una vicenda fortunatamente a lieto fine ma che poteva finire in tragedia. Com’è potuto succedere?


Il presidente dell'Autorità del Canale di Suez, Osama Rabie, ha affermato che un funzionario dell'Autorità era a bordo della nave ma “È un errore umano del capitano. C’è la possibilità che il capitano abbia commesso un errore nella manovra o nel regolare la velocità". A chi non ricorda il celebre caso del transatlanticoingleseRMS Titanicnaufragato nelle prime ore del 15 aprile 1912, durante il suo viaggio inaugurale, a causa della collisione con un iceberg avvenuta nella notte? Un messaggio appena ricevuto dal piroscafo Baltic segnalava la presenza di ghiaccio a 400 km sulla rotta del Titanic ma il comandante non diminuì la velocità.


Uno studio di Allianz Global parla di 75 sinistri nel Canale negli ultimi 10 anni poiché la capacità di una portacontainer è cresciuta del 1500% in 50 anni e “stanno diventando troppo grandi perché situazioni come questa possano essere risolte in modo efficiente ed economico”. Infatti, dislocare una "mega nave" in uno spazio ristretto come il canale di Suez è impegnativo e richiede la competenza e l’esperienza di una compagnia di salvataggio specializzata. Va prima valutato il grado di incaglio della nave e quale potrebbe essere il modo più sicuro e veloce per rimetterla a galla.


Nel migliore dei casi, una combinazione di alta marea e rimorchiatori adeguati potrebbe liberare la nave. Tuttavia, se la nave fosse fortemente incagliata, l'alleggerimento della nave potrebbe essere l'unica opzione e i container potrebbero dover essere rimossi dalla nave, ritardando il processo di salvataggio/risollevamento. Aldilà delle dimensioni, non andrebbe mai sottovalutato il pericolo, anche se potenziale.


Giuseppe Tomasello dalla redazione di T3ADrIs


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