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Il viaggio: metafora della vita

Il viaggio ha un significato molto profondo, il quale va ben oltre l’essere un mero fenomeno economico. Il viaggio, infatti, nelle sue diverse fasi, nasconde una metafora della vita.


Viaggiare non è solo spostarsi con il corpo da un luogo all’altro; non è solo prendere un aereo con decine di valigie. Viaggiare non è solo postare mille foto sul profilo social per rendere partecipi i vostri followers della vostra vacanza. La parola “viaggio” ha un significato molto più profondo e allegorico di quanto possiate pensare.

Se ci pensate bene, la vita è già un viaggio. Il percorso e la crescita sono un viaggio e le nostre esperienze e avventure rappresentano tutte le sue tappe.


Basti pensare al nostro caro Dante che con la sua Divina Commedia ci ha fatto tanto dannare quanto sognare all’interno del suo viaggio personale. La sua destinazione finale furono le stelle, allegoria del divino e della pace interiore ritrovando Dio.

Anche Leopardi ci ha raccontato i suoi viaggi attraverso lo Zibaldone e i suoi Canti, ci ha raccontato il viaggio di Silvia, la storia della Ginestra e quanto sia Infinito il viaggio della nostra immaginazione. Non esiste scrittore nella storia della letteratura che non ci ha fatto viaggiare con i suoi scritti.


Fin dall’antichità il viaggio è stato spesso usato come una metafora della vita. La partenza, il percorso e l'arrivo rendono bene l’idea della ciclicità della vita e del suo dinamismo, rendendolo quindi anche un fenomeno psicologico, non solo economico.


La partenza è la prima fase di qualsiasi viaggio, breve o lungo che sia. Ha una duplice valenza perché dipende da quale punto di vista la si guarda e questo suo doppio significato è evidente già dalla sua etimologia. ‘Partenza‘ fa riferimento al verbo ‘partire‘, il quale ha origini latine ed il suo significato letterale è ‘separare‘, ‘dividere‘, traslitterato quindi viene reso anche come ‘allontanarsi‘. Proprio per questo motivo la partenza è sia simbolo di nascita sia simbolo di morte. In entrambi i casi, infatti, si verifica una separazione. Nel primo caso il neonato viene separato dal corpo materno, pronto per iniziare un lungo viaggio chiamato vita, mentre nel secondo caso si verifica una separazione permanente dalle persone amate e dalla vita stessa.


Decidere di partire inoltre significa abbandonare, almeno per un po’, le vecchie abitudini e soprattutto lasciare la propria comfort-zone. Per alcuni può voler dire rompere la routine, per altri è un ritrovare sé stessi, quella parte più vera ed autentica del Sé che con il tempo era stata messa da parte. Affinché tutto questo sia possibile bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco, di saper gestire l’ansia relativa agli imprevisti che possono verificarsi anche nel viaggio più organizzato.



La partenza potrebbe sembrare un punto di arrivo, un obiettivo raggiunto, ma in realtà è un momento di pausa e soprattutto di cambiamenti. Una volta giunti nel nuovo luogo, una delle prime cose che si fa è avvisare i propri cari circa l’arrivo, l’andamento del viaggio e comunicare il posto in cui si alloggerà. Perché si fa questo? Oltre ad evitare di farsi raggiungere dai propri genitori, preoccupati perché non sono stati chiamati subito all’arrivo, si ricercano anche conforto e sicurezza dalle persone che amiamo, poiché dobbiamo gestire l’ansia e l’aspettativa relativa al luogo in cui ci troviamo. L’arrivo, infatti, tutto è fuorché stabilità, visto che dal quel momento in poi ha inizio il vero e proprio viaggio, il confronto con l’ignoto.


L’idea del viaggio è stata rivoluzionata da moltissimo tempo. Se prima era considerato un bene di lusso, che potevano permettersi solo in pochi, oggi è diventato alla portata di tutti. Senza spendere un capitale e con un po’ di organizzazione, è possibile vedere luoghi considerati irraggiungibili fino a qualche tempo fa. Questo grande cambiamento ha avuto delle conseguenze anche sul viaggiatore stesso ed in modo particolare sulle motivazioni che lo spingono a viaggiare. La definizione di motivazione è la seguente: “l’insieme di processi di attivazione e di orientamento del comportamento verso la realizzazione di un determinato scopo”. Partendo da questa definizione, possiamo considerare il viaggio come un’attività che ci permette di raggiungere un obiettivo personale.




Valentina dalla redazione di t3ADrIs




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