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Intervista al Presidente del CUS Catania: Luigi Mazzone


Innumerevoli sono le ricadute di questa pandemia sull'intero pianeta, dall'ambito sociale a quello umano, da quello culturale a quello economico.

Non immune da queste è lo sport di ogni genere e categoria che conta notevoli perdite economiche per le società sportive, ma non solo. Molti di voi sportivi e non, vi starete chiedendo come riapriranno le vostre amate palestre e come hanno vissuto il periodo di emergenza Covid-19.


Per rispondere alle nostre domande abbiamo intervistato il Presidente del CUS Catania Luigi Mazzone Mental Coach della Nazionale Assoluti di Spada dal 2015, componente dell’Associazione “Atleti Azzurri” – Sezione Roma, campione Italiano Assoluto di Spada nel 2002, medaglia di Bronzo al Merito Sportivo CONI nel 2004 (e di altri innumerevoli campionati italiani dal 1990 al 2016).

Maestro di Scherma dal 2014.


Abbiamo fatto alcune domande al professore Mazzone e ci dice << sicuramente il 2020 è stato un anno molto difficile per tutti i settori una delle nostre più grandi fortune nella struttura del CUS è quella di avere un grande campo esterno, per tanto molti corsi full open sono continuati utilizzando i grandi spazi che abbiamo a disposizione permettendo ai nostri iscritti di continuare l'attività fisica in sicurezza. I nostri ragazzi hanno un range di età dai 18 ai 25 anni cerchiamo pertanto di avere dei corsi che possono soddisfare questa fascia di età ma non solo. Nel 2021 speranzosi di una ripartenza con minori restrizioni, abbiamo anche cercato di mantenere attive le nostre attività e di pensare anche alle novità per questo nuovo anno infatti stiamo anche pensando di aprire 2 campi di padel.


Un'altra speranza che ci vogliamo dare per questo nuovo anno è il "palio d'ateneo" che si tiene ormai da tanti anni ma nel corso dello scorso anno per ovvi motivi non è stata permessa la sua organizzazione, il CUS è sicuramente dalla parte dei ragazzi come anche l'università quindi ci auguriamo di poterlo fare in tutta sicurezza per i nostri giovani.>> Abbiamo anche chiesto dal punto di vista economico come abbia inciso il Covid e la sua risposta è stata abbastanza ovvia: << come in tutti i settori anche noi abbiamo avuto un notevole calo, manca la maggior parte di studenti/sse fuori sede quindi abbiamo avuto un calo nel numero degli iscritti, vogliamo però rimanere fiduciosi di una nuova ripartenza. Devo dire di non aver licenziato nessuno dei nostri maestri, operatori etc anzi siamo stati tra i primi a fornire loro la cassa integrazione anticipata>> cosa non da poco ma che anzi gli fa sicuramente onore, cercare di mettere i lavoratori a primo posto in un momento storico come quello che stiamo attraversando è un punto a favore per tutte quelle attività che lo stanno facendo cercando di stringere la cinghia.


Ma abbiamo anche parlato con lui di un progetto molto particolare, ideato direttamente dal presidente che si chiamo progetto “Sport Ability in Disability” un progetto che sta continuando ad andare avanti dove vede protagonisti dei ragazzi diversamente abili, non trattandoli come "diversi", ma mettendoli in prima linea in diversi sport come scherma, atletica e basket seguiti da tutor che hanno determinate competenze sia dal punto di vista pedagogico che sportivo. << Il progetto "sport Ability in Disability" nasce al CUS con lo scopo di inclusione del singolo all'interno del gruppo dove non devono esserci distinzioni seguiti sicuramente da tutor e professionisti del settore.>>


Con quest'ultimo splendido progetto concludiamo così la nostra intervista nel mondo dello sport e che dire cari lettori speriamo di vincere questa partita con il virus proteggendoci rispettando le regole perché solo in questo modo possiamo vincere facendo SQUADRA!


Anna dalle redazione di t3ADrIs


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