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La passiflora: il frutto della passione e non solo

La passiflora - nome scientifico Passiflora incarnata - è una pianta erbacea perenne, rampicante e ramificata, che possiede uno stelo robusto e legnoso capace di raggiungere i dieci metri di lunghezza.


Si tratta di una pianta originaria del sud-est degli Stati Uniti, dell'Argentina e del Brasile.

Nota in erboristeria e fitoterapia per le sue proprietà sedative, la passiflora viene coltivata anche per scopi ornamentali nei giardini.


La passiflora è anche conosciuta con il nome di "fiore della passione" con riferimento alla passione e alla crocifissione di Gesù Cristo. Pare che questo particolare nome le sia stato dato da un frate agostiniano che, rimasto affascinato dal particolarissimo fiore di questa pianta, ne riconosceva nella struttura un simbolismo religioso (ad esempio, nei 5 stami vedeva le 5 ferite di Gesù, nei 5 petali e nei 5 sepali i 10 apostoli rimastigli fedeli, ecc.).


Le foglie sono alterne, picciolate e finemente pubescenti (ovvero, ricoperte da una peluria densa e sottile). La parte inferiore risulta essere "più pelosa" della parte superiore. Sulla lamina delle foglie sono altresì presenti dei nettari extra-floreali.


I fiori sono ascellari, normalmente solitari ed ermafroditi e possono raggiungere i 5-9 centimetri di diametro. I cinque sepali sono verdi all'esterno e bianchi all'interno; i cinque petali invece hanno un colore che può variare dal bianco al rosso pallido. Vi è poi una corolla secondaria all'interno dei petali composta da quattro corone di filamenti disposte a raggi attorno all'asse del fiore e di colore bianco e viola.


Da una particolare specie di passiflora - la Passiflora edulis - si ottiene il cosiddetto frutto della passione o maracuja. Inoltre, da questa particolare pianta è possibile ottenere delle sostanze stupefacenti dalle parti verde essiccate e dalle parti aeree fresche. Si tratta di un frutto dalla polpa molto morbida, piena di piccoli semi, e dal profumo intenso, utilizzato per varie preparazioni alimentari.

Esistono due principali varietà di passiflora edulis: la prima è denominata Sims, che produce frutti dalla buccia rossastra, e la seconda denominata Flavicarpa i cui frutti hanno la buccia di colore giallo.


Alla passiflora vengono attribuite proprietà sedative che risulterebbero utili nel trattamento degli stati caratterizzati da irrequietezza e da insonnia da essa derivante. Alla pianta vengono inoltre ascritte proprietà antispastiche che sembrerebbero utili nel far rilassare la muscolatura contratta in caso di disturbi spastici, ad esempio, del tratto gastrointestinale.


In commercio, la passiflora viene venduta come droga essiccata con cui preparare infusi e tisane, ma i suoi estratti si possono trovare anche all'interno di integratori alimentari (in forma di gocce orali, compresse o capsule) e addirittura in farmaci da banco (OTC), questi ultimi in forma di gocce.


Nonostante alla pianta vengano attribuite anche proprietà antispastiche, essa viene prevalentemente utilizzata come rimedio calmante, spesso in associazione ad altre piante o estratti di piante con attività analoga o complementare al fine di incrementarne o aumentarne l'azione, come ad esempio, valeriana e biancospino. Si potrebbe quindi affermare che la passiflora e i suoi estratti trovano principalmente impiego come blandi sedativi, anche per favorire il riposo notturno.


L’unica specie coltivata in Italia è la Passiflora caerulea, perché riesce a sopportare bene gli inverni del clima mediterraneo-continentale. E’ originaria del dell’America meridionale, ha un portamento rampicante, foglie di colore verde e fiori solitari, il cui diametro può superare i 10 cm, composti da petali di colore bianco rosato ed una corona di filamenti di colore blu, viola o porpora molto scuro. Come altre specie di passiflora produce dei frutti, di colore arancione il cui interno è composto da un arillo carnoso che contiene molti semi. Sono commestibili ma il loro consumo in soggetti sensibili può provocare problemi intestinali, inoltre, prima di poterli assaggiare bisogna aspettare che siano ben maturi altrimenti il loro sapore sarà fortemente acidulo ed amaro.


Valentina dalla redazione di t3ADrIs


Fonti

https://www.my-personaltrainer.it/integratori/passiflora.html

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