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MARTIN LUTHER KING JR: È SEMPRE IL MOMENTO GIUSTO PER FARE LA COSA GIUSTA!!

  • t3adris
  • 18 gen 2021
  • Tempo di lettura: 3 min


Il pastore protestante pioniere delle lotte per i diritti degli afroamericani nasce il 15 gennaio 1929 ad Atlanta, negli Stati Uniti. È una delle figure più rappresentative del ‘900.

Meno di cinquanta anni fa c’erano fontanelle separate per bianchi e neri, posti a sedere sugli autobus separati anch’essi; difficile da credere ma accadeva davvero.


Martin non riesce a farsene una ragione anche se la madre gli racconta cosa vuol dire vivere in uno stato del Sud, raccontandogli delle lontane origini africane e della terribile piaga che affligge la sua stessa gente: la schiavitù, dalla quale si liberarono con la guerra di secessione.

Diventato pastore protestante, la goccia che fa traboccare il vaso è un episodio considerato da molti banale, ma che ai suoi occhi rappresenterà la svolta della vita.



Un’operaia di colore, Rosa Parks, sale su un autobus dopo una pesante giornata di lavoro. Non trovando posti a sedere riservati ai neri, si siede su uno dei posti restati liberi. Immediatamente le viene intimato di alzarsi e addirittura scendere dal mezzo, ma lei rifiuta. A questo punto interviene il bigliettaio che chiama la polizia e Rosa viene arrestata per essersi seduta in un “posto per bianchi”.

Da qui la sua idea di boicottare i mezzi, che il giorno dopo saranno completamente vuoti. A questa battaglia parteciperanno non solo i neri ma anche le persone bianche. La situazione va avanti per giorni, le autorità non cedono e non sapendo come risolvere la questione Martin L. King viene denunciato per aver danneggiato la società dei trasporti pubblici. Ma da questa vicenda ne uscirà vittorioso.



Verrà arrestato innumerevoli volte, circa venti, durante le manifestazioni per la pace, ma il non ancora eletto presidente Kennedy, pagherà le cauzioni restituendogli la libertà.

L’anno seguente gli verrà assegnato il Nobel per la pace e Paolo VI lo riceverà in Vaticano.

Per il dilagante razzismo dei bianchi verso i neri, nell’aprile del 1968 si reca a Memphis per prendere parte a una manifestazione in favore degli spazzini della città. Mentre scambia due chiacchiere con i suoi collaboratori sulla terrazza dell’albergo in cui alloggia, vengono sparati dei colpi di fucile che lo trafiggeranno. Morirà pochi minuti dopo.

Approfittando degli attimi di panico il presunto assassino, James Earl Ray, si dilegua. Verrà arrestato due mesi dopo a Londra. In quel momento si scoprirà però che non era stato lui a uccidere Martin L. King: il nome del vero assassino non verrà mai fuori e Ray morirà accoltellato in cella la notte seguente all’arresto.


Martin Luther King rimane uno dei più noti promotori del cambiamento sociale, le sue opere e la sua vita sono il simbolo della ricerca dell’uguaglianza e della non discriminazione che sono alla base del sogno americano e anche di quello umano.

Da qui la sua più celebre frase “I HAVE A DREAM” ovvero “IO HO UN SOGNO”, che pronunciò in un suo discorso senza alcun avvertimento, direttamente davanti alla folla.

In tutta l’America si contano oltre 900 strade a suo nome, e a Washington si può ammirare il monumentale memoriale costruito in suo onore.

I suoi discorsi ispirarono una immensa moltitudine di persone, tra cui uomini del calibro di Obama.


Dopo la sua morte nacque l’idea di dedicare una giornata alla sua memoria. Inizialmente la proposta non venne accolta ma, sia il Senato che la Camera statunitensi, decisero, con un voto di maggioranza, di istituirla a livello mondiale ogni terzo lunedì di gennaio.




Dalila dalla redazione di t3ADrIs


Fonti


 
 
 

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