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Rientro in aula: Zona gialla o comfort zone?





01/03/2021: storia. A quasi un anno dalla sospensione delle lezioni (avvenuta il 03/03/2020), gli studenti del Di3A dell'Università degli Studi di Catania hanno nuovamente varcato la soglia dei cancelli d'ingresso riscoprendo l'esistenza di un edificio oramai sbiadito nei loro ricordi. Un nuovo inizio, l’evento è straordinario: chi piange, chi non ci crede, chi ha paura, chi è solo felice.


Tra mascherine e divieto di entrare se non previa chiamata dall’interno, si ha anche solo una parvenza di normalità. Igienizzanti diffusi, vietato prendere il caffè e rimanere nell’edificio se non si risulta prenotati per stare in aula. Tensione e sacrifici respiratori, la pandemia non è mica finita. Alcuni problemi di assestamento: una falla nel sistema non mostra prenotati in aula per la lezione, per cui ci si deve accomodare all’esterno; fortunatamente non piove. Gli studenti presenti sono pochissimi ma a volte nemmeno ci si riconosce se non guardandosi bene negli occhi.


Occhi emozionati, desiderosi di contatto umano. La Sicilia è per ora zona gialla per cui ci si accinge a vivere l’università in presenza mentre ancora si può fare. Il problema della distanza persiste nonostante la DAD: non tutti possono seguire o esserci, purtroppo (o per fortuna?). Chi lavora, chi è fuorisede, chi non ha domicilio, chi dovrebbe stare più tempo sui mezzi pubblici (e rischiare la propria incolumità fisica) piuttosto che in aula, chi ha paura dei comportamenti adottati ma anche chi ha altri motivi.


L’Università in presenza dovrebbe essere il regolare stimolo quotidiano (per tutti!) ad alzarsi presto e adempiere ai propri doveri ma nonostante questo c’è anche chi preferisce la comodità e la distanza all’apprendimento in presenza. L’essenza dell’Università è la presenza, il contatto: bisogna permettere (con tutti i mezzi che si hanno) agli studenti di viverlo ed usufruirne in maniera prioritaria, evitando uno schermo divisorio. L’uomo nasce con il libero arbitrio ma spesso dimentica che può (e deve!) fare delle scelte ed apprezza ciò che ha solo quando lo perde, per poi lamentarsi.


L’Università è stare assieme anche se distanziati, è manifesto di una visione sistemica dove tutti sono collegati; distanti, non divisi. Non è bene farsi vincere dalla pigrizia o dalla rassegnazione, quanto il cogliere l’attimo; riflettere su ciò che si sta vivendo, con entusiasmo, realismo e soprattutto attenzione. Il futuro è ad un passo da te.





Giuseppe T. della redazione di t3ADrIs

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