Social: arma sociale o mezzo di comunicazione?
- t3adris
- 12 feb 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Moltissime cose possono definirsi “social” ma cosa significa il termine?
social agg. inv. “Che utilizza la rete come luogo di condivisione e scambio di informazioni ed esperienze.”
La storia è uno strumento prezioso per capire il presente ed imparare dagli errori del passato, il suo fine è dunque quello di aiutarci sia a vivere nel mondo attuale, sia ad affrontare meglio il futuro grazie a secoli di esperienza.
L'anno più importante per la storia dei Social Media è il 1997 perché è il momento in cui nasce il primo vero e proprio Social. Tuttavia, prima di questa data esistevano già reti informatiche localizzate che permettevano la comunicazione tra utenti seppur in numero limitato.
L’80% degli americani tra i 18 e i 44 anni controlla lo smartphone appena svegli, come prima azione della giornata. In Italia la percentuale è del 70%, mentre sono il 63% quelli che lo guardano prima di addormentarsi. Il 68% degli italiani guarda lo smartphone anche se non ci sono notifiche (per approfondimenti: Rapporto Coop 2016).
"Andrà tutto bene alla fine. E se non va bene, non è la fine.": questa frase di John Lennon fa riflettere. È questa la vita che vogliamo veramente? Se alla fine andrà tutto bene perché preoccuparsi? Perché, come diceva Red Canzian a Sanremo nel 2018, “ognuno ha il suo racconto”; l’uomo è artefice della propria storia e domani potrebbe essere troppo tardi. Bisogna abbandonare/evitare i social? Non necessariamente, si può usarli per crescere. Basta essere equilibrati e disposti a migliorare, voler rimanere quotidianamente affascinati dalla vita e dalla Bellezza.

I social rappresentano il mezzo più usato, diffuso ed efficiente per entrare in contatto diretto ed indiretto con una persona. Negli ultimi anni sono diventati un’arma a doppio taglio: causa di numerose cotte, amicizie, e anche relazioni durature ma anche luogo di stalking, preoccupazione, premeditazione, morte. Sono numerosi e famosi gli episodi di discriminazione, razzismo, sfide estreme che si verificano giornalmente, anche adesso. L’ultimo è quello della bambina di 10 anni di Palermo morta a causa di una sfida su TikTok.
Nonostante tutto, sui social e sul web ci sono anche molti casi virtuosi: raccolta firme o fondi per beneficienza (GoFoundMe), strumenti per maggiore comodità e rapidità (Google Moduli), battaglie culturali, ambientali e per il sociale (Ciboo, Friday for future, Telethon), divulgazione tramite contenuti multimediali ed interattivi (YouTube, Instagram), ecc.
Nel tempo, tutto ciò ha rappresentato un nuovo capitolo per l’uomo, influenzandone l’evoluzione. Nonostante non avvenga nulla fisicamente, si creano legami e nuovi stimoli effettivi. In tempo di pandemia, i social hanno preservato la natura di “animale sociale” dell’uomo permettendogli anche solo una parvenza di contatto fisico.
Tuttavia, bisogna saper discernere la realtà dalle illusioni. Imparare ad accettare la nostra storia è il primo passo, il dialogo il secondo, l’equilibrio l’ultimo. Gli esempi non mancano e nemmeno le idee, è necessario convincersi e la volontà. "Se una farfalla sbatte le ali a Tokyo, si scatenerà un uragano in Florida": questo aforisma ci fa capire come sia importante l’approccio sistemico alla vita, si è realmente collegati e le nostre azioni hanno effetti e risvolti collettivi, spesso non visibili subito perché a medio-lungo termine. Armati di pazienza e perseveranza, perseguire gli esempi viziosi provocherà solo altri danni…Cosa farai tu?
Giuseppe T. della redazione di t3ADrIs
Fonti:
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