Stoviglie autopulenti: stop allo spreco di acqua e detersivi
- t3adris
- 29 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
La Svezia è uno dei paesi più attenti all’ecologia e uno dei più sostenibili, anche per via dell’utilizzo di materiali all’avanguardia.
L’Associazione Federale Forestale svedese si è rivolta allo studio di design specializzato in packaging Tomorrow Machine, che ha realizzato le prime stoviglie autopulenti in nanocellulosa.
La nanocellulosa è un materiale di facile reperibilità che si ottiene dagli scarti della lavorazione del legno. Oltre ad essere trasparente e atossica ha una forza elastica otto volte superiore all’acciaio inossidabile ma è anche facile da modellare, cosa che la rende ottima per gli oggetti di design.

Il funzionamento del piatto e della tazza, che sono stati realizzati come prototipi grazie al Kth (Istituto reale di tecnologia di Stoccolma) è estremamente semplice: basta metterli inclinati e, grazie a un rivestimento in cera capace di respingere l’acqua, la sporcizia scivola letteralmente via. Per progettarli, i designer si sono ispirati alle foglie di loto, che proprio grazie alla loro forma respingono l’acqua.
Grazie alla nanocellulosa, queste stoviglie potrebbero provocare una vera e propria rivoluzione nell’ottica del risparmio d’acqua e d’energia.
Oltre ai piatti e alle tazze, il team di Tomorrow Machine ha progettato oggetti di plastica stampabili in 3D e un touch screen trasparente a base di nanocellulosa che può essere utilizzato per scattare fotografie. Studiando questa materia le designer di Tomorrow Machine hanno scoperto che, oltre a essere dura come la ceramica, ma al tempo stesso infrangibile in caso di caduta, la cellulosa può essere resa idrorepellente grazie a un rivestimento idrofobico – a base di cera sciolta ad alta temperatura e pressione – che respinge le molecole dei liquidi.
L’innovazione non faciliterebbe solo la vita delle persone, ma sarebbe anche di aiuto per l’ambiente perché eviterebbe il consumo di una grande quantità d’acqua e di energia (per riscaldare la temperatura dell’acqua) e l’inquinamento da parte dei detersivi. «Questa tecnologia è stata sviluppata per essere il più sostenibile e priva di sostanze chimiche possibile», ha detto Hannah Billqvist. Il materiale è attualmente in attesa dell’approvazione necessaria per essere utilizzato con il cibo. Già alcuni tessuti e vernici funzionano nello stesso modo, ma per la prima volta un materiale di questo tipo verrebbe a contatto con cibi e bevande.
Desiree dalla redazione di t3ADrIs
Fonti:
Kommentare