#worldwaterday
- t3adris
- 22 mar 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Oggi è un giorno particolare in cui si “festeggia” e si ricorda l’importanza dell’essenza del nostro mondo: l’acqua.
Negli ultimi anni il suo valore è stato dato per scontato, ma in realtà senza questa semplice molecola bipolare, la vita non potrebbe esistere sulla Terra.

Oggi questa risorsa è in grave pericolo e la sua disponibilità in continuo calo. Il 40% della popolazione mondiale deve prendere l’acqua fuori casa spostandosi anche diversi chilometri per accedere a pozzi o fiumi; ma ancor più indicativo è che il 20% degli individui che abitano il pianeta non ne ha abbastanza. Secondo il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite ben 1,7 milioni sono gli individui che muoiono ogni anno a causa della mancanza d’acqua pulita, ogni 8 secondi un bambino perde la vita perché ha bevuto acqua contaminata e circa la metà delle persone che abitano nei paesi in via di sviluppo sono affette da malattie legate all’inquinamento delle fonti idriche.
Eppure, di acqua il nostro pianeta è ricchissimo. È un elemento che copre larga parte della superficie terrestre e le stime più accreditate, elaborate dal professore Igor A. Shiklomanov dell’Istituto russo di idrologia, sostengono che sulla Terra esistono circa 1,4 miliardi di km³ d’acqua tra oceani, laghi, fiumi, ghiacciai e falde acquifere, ma la parte utilizzabile dall’uomo è minima. Le riserve d’acqua dolce corrispondono ad appena il 2,5% del totale, ma il 99,6% di questa è contenuta nei ghiacciai dei poli e in falde sotterranee di difficile accesso e, della restante parte, soltanto uno 0,003%, localizzata in fiumi e laghi, rappresenta la disponibilità immediata d’acqua dolce per usi domestici e produttivi.
Inoltre, alla diversa distribuzione di questa risorsa nello spazio, si aggiungono anche delle considerevoli differenze stagionali e temporali. In certe zone, infatti, le precipitazioni sono intense, ma concentrate in brevi periodi e alcune regioni sono colpite da cicli pluriennali di siccità che si ripetono più volte in un secolo, rendendo necessaria una razionalizzazione dell’acqua ed una regolamentazione nel suo utilizzo. Questa situazione è aggravata dal cambiamento climatico, causa di un incremento della temperatura media atmosferica, del radicalizzarsi dei fenomeni naturali e in parte del processo di desertificazione.

L’acqua non va analizzata solo da un punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. Non tutte le acque, infatti, sono idonee al medesimo impiego. L’acqua da bere deve essere potabile, ma a causa dell’inquinamento la sua disponibilità è in continuo calo. Persino l’acqua piovana, da sempre considerata simbolo di purezza e qualità, è tutt’altro che sicura arrivando in certi luoghi ad essere tossica. È l’intero ciclo dell’acqua ad essere in pericolo e per questo l’ONU ha stabilito che il tema del World Water Day del 2010 doveva essere “Acqua pulita per un mondo sano”.
La scarsità idrica, problema con cui l’umanità deve fare oggi i conti, non è dovuta al fatto che c’è poca acqua sul pianeta, quanto alla quantità d’acqua utilizzabile localmente, alle capacità tecniche e finanziarie di sfruttamento e al fatto che in determinate zone l’uomo vorrebbe utilizzare più acqua di quanta ce n’è o di quanto il sistema di infrastrutture è in grado di erogare.
Tuttavia, tutte le misure tecniche e economiche volte a diminuire il consumo idrico e il degrado di questa risorsa, saranno inutili senza un minimo di volontà e coraggio politico e senza l’adozione e l’applicazione di un minimo corpus legislativo e amministrativo. Se nei prossimi decenni si dovesse presentare una forte crisi idrica non sarà certo a causa di scarsa conoscenza e know-how, ma a causa di mancati investimenti e scarsa prudenza.
Valentina dalla redazione di t3ADrIs
Fonti:
コメント